Palazzo Totila: Casa diroccata o Tomba di Re?

Primo lavoro di partecipazione tra PaesiFantasma.com e World on Raw. Siamo andati a visitare una delle più famose villette abbandonate del territorio Eugubino-Gualdese: il famigerato Palazzo Totila!
Qui sotto troverete l’articolo integrale, scritto da noi e inserito nel sito www.paesifantasma.com.

Non distante dai comuni di Gualdo Tadino e Gubbio (provincia di Perugia) sorge un’antica casa colonica che piano piano sta scomparendo. Nulla di strano a prima vista, si tratta solo dell’enessimo baluardo di un tempo passato, in cui gli abitanti della verde Umbria erano soliti guadagnarsi il pane lavorando la terra ed allevando capi di bestiame. Anonima, decadente e quasi completamente crollata. Ma in realtà ciò che nasconde nelle sue viscere è ben più interessante.
Il suo “scantinato” infatti è molto più antico della casa stessa, sembra si tratti di una struttura risalente al periodo finale del dominio dei Goti in Italia e, precisamente, al 550 d.C. . Tale ipogeo infatti fù  costruito dai reduci della battaglia di Tagina (attuale Gualdo Tadino) avvenuta nel 552 d.C. e che vide l’esercito Goto, guidato dal re Totila, soccombere alla schiacciante superiorità bellica dell’esercito Bizzantino (guidati dal generale Narsete). Secondo lo storico bizzantino Procopio di Cesarea (colui che per primo narrò gli eventi della battaglia), dopo le primissime fasi dello scontro, re Totila, ferito gravemente, fuggì dal campo di battaglia e morì nei pressi di un paese chiamato Capras. Capras non è altro che l’attuale Capraia, borgo di non molte abitazioni che sorge a pochissima distanza dal nostro Palazzo Totila.
La tomba dell’antico re non è mai stata trovata, ma la tradizione poplare vuole che le sue spoglie siano state seppellite proprio in questa zona: o sotto il letto del fiume Chiaschio (che tra l’altro scorre a poche decine di metri dal Palazzo Totila) o, addirittura, proprio nell’ipogeo di cui stiamo parlando. Leggende popolari apparte, è ben chiaro che la struttura rappresenta un monumento di una certa rilevanza, se non altro per tutta la storia che si porta dietro. Entrarci oggi significa mettere un piede non in una cantina abbandonata, ma fare un salto indietro nel tempo di 15 secoli e, nonostante lo stato di abbandono, le sue mura trasmettono ancora un senso di rispetto e timore reverenziale.
Negli anni sono state fatte molte proposte di recupero e valorizzazione del sito, ma fino ad oggi non è stato fatto assolutamente nulla.
Purtroppo, come troppo spesso accade in Italia, anche questo sito presto scomparirà. Di esso non rimarranno che poche foto e lo sbiadito ricordo di chi, come noi, ha avuto la fortuna (e la curiosità) di visitarlo prima che fosse troppo tardi.

Articolo di: Stefano Coletti

Se siete appassionati di paesi fantasma e borghi abbandonati, vi consigliamo vivamente di visitare il sito dei nostri amici http://www.paesifantasma.com . Troverete tante curiosità, informazioni e news dal mondo delle ghost town!

Lascia un commento